How we learn

In questo libro scopriamo il modo in cui il tuo cervello crea e richiama i ricordi. Cosa puoi fare per ricordare le cose meglio e più a lungo, e come aumentare la tua creatività e a migliorare le tue decisioni impulsive. Questo libro sulla scienza dell’apprendimento e della memoria è stato scritto dal giornalista del New York Times, Benedict Carey, e fu pubblicato nel duemilaquindici, quindi è relativamente nuovo. Qui i tre punti che ti porti a casa oggi: Primo. Non tutti i ricordi sono creati allo stesso modo. Secondo. Usa l’effetto distanza per ricordare le cose a lungo termine. Terzo. Lascia che l’effetto Zeigarnik aumenti la tua memoria e la tua creatività. Andiamo! Primo punto: Non tutti i ricordi vengono creati allo stesso modo. Come quando costruiamo le abitudini, anche i ricordi si formano quando i neuroni creano nuove connessioni. Ricordi la regola di Hebb che abbiamo discusso in un altro video? Il ponte tra due neuroni si chiama sinapsi, e quando si formano noi ricordiamo. Quando in seguito ripensiamo a quel ricordo, le relative sinapsi si fanno più spesse, rendendo ancora più facile ricordarlo in futuro. Tuttavia diversi ricordi vengono conservati in parti completamente diverse del cervello. Non è che tutti i ricordi vanno a finire a caso nel nostro cervello.

Quando incontri la tua nuova vicina di casa, Maria, e cerchi di ricordare il suo nome, si tratta di uno sforzo volontario di creare un ricordo. Questi nuovi ricordi vengono conservati nell’ippocampo del cervello. Se hai presente un’immagine di un cervello il 3 D, è al centro in profondità. Quindi perché chi ha l’Alzheimer riesce ancora a ricordare cose vecchie ma dimentica il cibo che gli hai portato due minuti prima? Questo perché l’Alzheimer danneggia l’ippocampo ma lascia intatta la neocorteccia. I vecchi ricordi che si sono formati in maniera inconscia, ad esempio quando sei andato a Gardaland per la prima volta con i tuoi nonni vengono conservati lì. È la zona del cervello che controlla ed elabora i nostri movimenti, le nostre immagini e i nostri sensi. I ricordi conservati lì sono molto più forti, perché ogni parte del tuo ricordo si trova in una sezione diversa. Per esempio, il gusto del gelato che mi comprava mia nonna si trova nelle sinapsi della sezione del gusto, mentre il design del salotto della gelateria del millenovecentoventi si trova nella sezione di elaborazione visiva. Più sinapsi in più aree significano un ricordo migliore, ed è per questo che alcuni ricordi vecchi sono ancora così vividi nel tuo cervello. E’ per questo che se vuoi ricordare meglio alcune cose devi impiegare più sensi possibile e aggiungere anche un emozione. Secondo punto: Usa l’effetto distanza per ricordare cose a lungo termine. Magari hai incontrato la tua nuova vicina Maria ad una festa, quindi sono sicuro che conosci il contesto. Si presenta, ti stringe la mano e tu cominci già a ripetere il suo nome nella mente per non dimenticarlo in venti secondi. “Maria, Maria, Maria, Maria…” Facendo cosi magari lo memorizzerai la prossima volta perché questo non ti aiuterà. Questo farà solo annoiare il tuo cervello. Ma quando senti che si presenta di nuovo a tua moglie o tuo marito qualche giorno dopo, questo ispessirà le sinapsi e ti aiuterà a ricordare il suo nome. Si chiama effetto distanza ed è stato osservato nell’addestramento degli animali. Se si dà del tempo agli animali tra diverse sessioni. Sessioni per esempio nelle quali devono trovare il modo per farsi strada in un labirinto, questi ricorderanno la struttura del labirinto due settimane dopo. Cosa significa questo per il tuo studio? Semplice: Studia per la stessa quantità di tempo, ma in più sessioni invece di una. Quindi non fare otto ore di chimica il giorno prima dell’esame, studia in sessioni di due ore per quattro giorni e farai molto meglio. Terzo punto: Lascia che l’effetto Zeigarnik aumenti la tua memoria e la tua creatività. Qui, ho trovato che il Blink fosse un po’ confuso, perché diceva che le interruzioni aiutano alla memoria. Quello che intendono (senza nominarlo) è l’effetto Zeigarnik. Significa che il tuo cervello apre un ciclo ogni volta in cui cominci un progetto o un’attività. Se quest’attività viene lasciata incompleta il tuo cervello si tormenterà fin quando non la terminerai. Come può questa cosa aiutarti ad imparare?

I ricercatori hanno scoperto che se interrompevano i partecipanti di uno studio durante un’attività, questi erano quelli che ricordavano meglio in seguito. Non solo ricorderai meglio cosa devi fare, ma se metti da parte il tuo studio per un po’, questo stimolerà anche la tua creatività. Il tuo subconscio sviluppa una maggiore capacità di elaborare le informazioni, quindi fare una pausa ti farà tenere in mente il progetto e ti permetterà di pensarci come sottofondo. Per questo motivo è meglio mettere da parte un difficile problema al quale non trovi la soluzione dopo che ti ci sei scervellato su per quattro ore. La soluzione ti verrà magicamente in mente quando sarai in doccia la mattina dopo. Il motivo è l’effetto Zeigarnik. Un’applicazione per questo effetto che ho trovato, è quella pensare per un pò prima di andare a dormire a un problema che vuoi risolvere. Il tuo subconscio si darà da fare mentre tu riposi. Probabilmente il giorno dopo ti sveglierai con la soluzione. IN CONCLUSIONE. Ciò che è davvero bello di questo libro è che contrasta l’idea diffusa di concentrarsi per alcune ore su una sola attività. Ancora una volta, tutto è il contrario di tutto e la relatività la fa da padrona. Tra l’altro mostra com’è meglio avere del tempo libero e variare nel corso delle attività. Questo quanto per oggi. Se NON ti è piaciuto lasciami un commento e dimmi perché. Se invece ti è piaciuto, iscriviti, condividi e lascia un commento. Alla prossima. Ciao!

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